Firma e conservazione perché è importante il loro connubio

La firma digitale e la conservazione sono due elementi fondamentali per garantire l’integrità e la sicurezza dei documenti informatici.

È importante la tutela del documento informatico che per sua stessa definizione è identificato come la rappresentazione informatica di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti

Preservare i documenti informatici significa tutelare le sue caratteristiche principali:

  • COSA: l’oggetto costituito dal documento, la sua autenticità, integrità e immodificabilità
  • CHI: il soggetto inteso come identificazione del soggetto giuridico a cui il documento è ascrivibile
  • QUANDO: il suo contesto temporale di formazione

È centrale l’importanza della firma elettronica per stabilire la validità di un documento informatico, anche se non è possibile prescindere dal principio di non discriminazione stabilito a livello europeo in relazione alla tipologia di firma.

La firma elettronica diventa uno strumento di identificazione, di imputazione del contenuto documentale al firmatario con tutte le conseguenze giuridiche correlate stabilite dall’art. 20 – comma 1 bis del CAD in virtù del quale il documento informatico soddisfa o meno il requisito della forma scritta o ha l’efficacia prevista dall’articolo 2702 del Codice civile, in relazione alla tipologia di firma elettronica che vi è apposta.

Un documento con firma digitale e marca temporale (qualora il certificato associato alla firma sia valido prima che vi sia apposta la marca) è innegabilmente una prova piena ma inoltre il CAD, all’art. 43 prevede che “I documenti informatici, di cui è prescritta la conservazione per legge o regolamento, possono essere archiviati per le esigenze correnti anche con modalità cartacee e sono conservati in modo permanente con modalità digitali, nel rispetto delle Linee guida” e questa previsione si applica sia nel mondo della PA che del privato.

Attraverso la conservazione digitale si tutela la memoria storica delle informazioni e la loro fruibilità nel tempo.

La firma digitale è un metodo di autenticazione informatica che consente di associare un documento a un firmatario specifico e di verificare che il documento non sia stato modificato dopo la firma. La firma digitale si basa su un sistema di crittografia asimmetrica, che utilizza una coppia di chiavi, una pubblica e una privata. La chiave pubblica è condivisa con chiunque debba verificare la firma, mentre la chiave privata è conservata segretamente dal firmatario.

La conservazione è il processo di archiviazione e custodia dei documenti digitali. È importante conservare i documenti digitali in modo sicuro e accessibile, in modo da poterli consultare in caso di necessità.

Il connubio tra firma digitale e conservazione è importante perché consente di garantire l’integrità e la sicurezza dei documenti digitali. La firma digitale attesta la volontà del firmatario di sottoscrivere il documento, mentre la conservazione garantisce che il documento sia conservato in modo sicuro e accessibile.

In particolare, la firma digitale e la conservazione sono importanti per garantire:

  • L’autenticità del documento: la firma digitale attesta che il documento è stato sottoscritto da una persona specifica.
  • L’integrità del documento: la conservazione garantisce che il documento non sia stato alterato o falsificato.
  • La riservatezza del documento: la conservazione garantisce che il documento sia accessibile solo a persone autorizzate.

In ambito sanitario, il connubio tra firma digitale e conservazione è particolarmente importante per garantire la sicurezza dei dati sanitari. I dati sanitari sono informazioni sensibili che possono essere utilizzate per identificare, tracciare e discriminare le persone. È quindi importante che i dati sanitari siano firmati e conservati in modo sicuro e conforme alla normativa sulla privacy.

Ecco alcuni esempi di come la firma digitale e la conservazione possono essere utilizzate in ambito sanitario:

  • La firma digitale può essere utilizzata per sottoscrivere documenti sanitari, come cartelle cliniche elettroniche, referti e prescrizioni.
  • La conservazione elettronica può essere utilizzata per archiviare e custodire dati sanitari, come cartelle cliniche elettroniche, immagini radiologiche e dati genetici.