
Perseveranza e meticolosità al servizio dell’innovazione
Un caffè con Daniele Ribaudo …
Nel ciclismo, determinazione e resistenza. Nel bricolage, pazienza e precisione. Sono queste le doti caratteriali che Daniele Ribaudo esprime quando riesce nel tempo libero a dedicarsi alle sue due grandi passioni: la bicicletta e il fai-da-te. E che, probabilmente, si sono rivelate preziose anche nell’ormai decennale esperienza in Intesi Group, dove oggi ricopre il ruolo di Product Owner.

Com’è iniziata la sua storia in azienda?
Risale alla fine del 2013. Prima di allora operavo nel mondo della consulenza, occupandomi di sviluppo software per le Telco. Avevo però maturato il desiderio di accrescere le mie competenze professionali e lavorare in una realtà focalizzata sui prodotti e non dedita al mero body rental.
Incontrai Intesi Group, dunque, nel momento giusto: dei trust services avevo, infatti, quasi tutto da imparare! Iniziai come sviluppatore senior in ambito di firma digitale, dedicandomi però ai servizi “di contorno” e non ancora alle piattaforme più core. Nel tempo, ho acquisito competenze specialistiche sempre più elevate che mi hanno permesso di dedicarmi a prodotti aziendali strategici e di crescere fino al mio attuale ruolo.
Da allora, è cambiato tanto per lei. E per Intesi Group?
Ho avuto la fortuna di vivere e apprezzare un’azienda capace di evolvere in tanti ambiti, superando anche gli inevitabili momenti di difficoltà. Grazie anche a investimenti ragionati e mirati. Innanzitutto, nella ricerca e nello sviluppo di prodotti sempre all’avanguardia. Ma anche nelle risorse professionali: soltanto la crescita – quantitativa e, soprattutto, qualitativa – delle persone può determinare un’analoga crescita di progetti e business. Peraltro, nel settore dei trust services, le competenze specialistiche sono acquisibili soltanto sul campo e limitatamente “sui banchi”: ecco perché alla formazione dei nostri professionisti dedichiamo tempo e cura e un impegno che dovrà crescere ancora per vincere le sfide future. Ma, detto questo, la ragione più autentica dell’evoluzione di Intesi Group è ancor prima un’altra…
Quale?
Una cultura ispirata ad apertura, collaborazione e impegno comune, radicata a ogni livello.
Ovviamente, in Intesi Group non regna la perfezione. Ma sono rare le realtà aziendali come la nostra in cui chiunque abbia l’esigenza di confrontarsi con il CEO possa farlo agevolmente e senza problemi. Oppure in cui l’adozione del lavoro da remoto sia avvenuta con la volontà reale di favorire le esigenze del personale, tanto da mantenerlo in vigore anche ad emergenza pandemica cessata.
Nonostante lo smartworking, resiste però il piacere di lavorare in ufficio un paio di volte a settimana per scambiare informazioni e idee: tant’è che le nostre presenze in sede si concentrano spesso negli stessi giorni!
S’è creato un vero sentimento di fiducia: la stessa che c’è con i nostri clienti storici e che costruiamo quotidianamente con quelli più recenti. D’altronde, lo slogan di Intesi Group è “Trust Forward”: fiducia e visione positiva del futuro.
Non c’è futuro senza innovazione…
Certo, ma la sua ricerca è spesso complicata. O addirittura rischiosa, se si smarrisce il pragmatismo. Occorrono, invece, piedi ben saldi a terra e occhi puntati sulle esigenze aziendali.
In Intesi Group sappiamo bene che l’innovazione richiede investimenti e, per questo, cerchiamo sempre un equilibrio con gli obiettivi d’impresa. Ogni novità di prodotto, processo o mercato viene quindi testata per misurarne l’efficacia.
È stato sempre così anche per PkBox, il prodotto che ha fatto la storia della nostra società.
Quando entrai in azienda, esisteva già da quasi 10 anni. Oggi ne sono il Responsabile.
Un ciclo di vita davvero lungo, reso possibile dall’equilibrio tra visione e concretezza, tra lungimiranza e sostenibilità: PkBox non ha mai smesso di evolvere e continuerà a farlo ancora per anni.
Qual è il suo valore strategico?
Semplicemente, è la componente cruciale del nostro core business: qualsiasi servizio da noi costruito e offerto ai clienti necessita di “dialogare” con PkBox per accedere agevolmente e in sicurezza alle chiavi crittografiche custodite nei server HSM. Per questa ragione, siamo fortemente impegnati affinché l’infrastruttura architetturale, lo sviluppo evolutivo, il supporto manutentivo e le attività di monitoraggio ne garantiscano la fondamentale continuità: anche in occasione di interventi necessari, azzeriamo o quasi i tempi di sospensione che rallenterebbero i servizi ai clienti.
A proposito di clienti, che benefici ne hanno?
PkBox rende incredibilmente semplice l’accesso alla firma digitale, nonostante gli alti livelli di complessità tecnico-normativa che caratterizzano quest’ultima. PkBox “mantiene all’interno” la gestione di tali complessità e, grazie a un’interfaccia particolarmente intuitiva e a un’ampia libreria di API, agevola il lavoro di integrazione del Cliente e dei suoi sviluppatori: anche quelli di esperienza media o addirittura junior, che vengono sgravati anche dagli interventi di configurazione del sistema perché a carico di Intesi Group.
La semplificazione dell’accesso ai servizi di firma è ormai un approccio diffuso ma Intesi Group è stata certamente tra i suoi pionieri.
PkBox Remote oppure On Premise. Come scegliere?
Quasi sempre con una valutazione tecnica ed economica. Una piccola impresa, ad esempio, preferisce evitare di dotarsi internamente di certe infrastrutture perché implicherebbero un elevato investimento iniziale nonché complesse attività di gestione e manutenzione: così si orienta tipicamente su PkBox Remote, che offre il servizio in cloud. Ma è una scelta sempre più frequente anche tra organizzazioni più grandi: la qualificazione dei certificati di firma – necessaria nella versione on Premise – comporta audit esterni spesso gravosi per certi tipi di imprese. Peraltro, il trend verso il cloud accelererà ulteriormente se – come sembra – eIDAS2 esigerà la qualificazione non solo dei certificati ma anche dei servizi di firma indispensabili per la sottoscrizione dei documenti.
PkBox On Premise è dunque adottato soprattutto in ambito Enterprise, da strutture di elevate dimensioni che costruiscono i loro servizi intorno al nostro componente. Tra queste, persino, taluni fornitori di servizi di firma qualificata che, per Intesi Group, hanno così la doppia anima di cliente e concorrente.
Finora abbiamo parlato dei vostri clienti business. Ma gli utenti finali?
Sono anch’essi al centro della nostra visione. Ad esempio, IG SMART e IG DESK sono applicazioni gratuite di firma digitale che rendono estremamente facili le operazioni di sottoscrizione a chi ha tutto il diritto di ignorare gli aspetti tecnici e normativi. Lo testimoniano le valutazioni estremamente positive espresse dagli utenti di IG DESK (4,4/5) e IG SMART (4,7/5). Proprio questa visione utente-centrica è una delle ragioni della nostra evoluzione da realtà storicamente presente e solida nel mondo enterprise ad azienda capace di dire la propria anche nel mass market.
Mobile e internazionalizzazione: per lei sono due parole-chiave, vero? Come sottolineato in passato, il mobile con le relative sperimentazioni sono d’imprescindibile rilevanza strategica. Ancor di più se pensiamo al prossimo avvento del wallet europeo e al suo enorme impatto sui servizi di firma elettronica qualificata. In tale scenario, e vengo così al tema dell’internazionalizzazione, presidiare i tavoli europei può risultare determinante. Faccio l’esempio del consorzio NOBID che coinvolge Paesi nordici, baltici, Germania e Italia e che punta a realizzare un progetto su larga scala incentrato sui pagamenti tramite l’EU Digital Wallet. Anche se in una fase ancora prototipale, la partecipazione di Intesi Group ci consente di comprendere l’evoluzione tecnica, normativa e di mercato di questa specifica area. Con la fiducia di contribuire al futuro internazionale dei trust services.